Olio ringiovanisce il cervello

L'olio d'oliva ringiovanisce il cervello

soprattutto quello degli anziani. A dirlo  è un team di studiosi del CNR, guidati da Felice Tirone in collaborazione con Laura Micheli, Giorgio D'Andrea e Manuela Ceccarelli dell'Istituto di biochimica e biologia cellulare del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ibbc), che ha dimostrato in un modello animale anziano che l'idrossitirosolo (composto naturalmente presente nell'olio extravergine di oliva) inverte il processo di invecchiamento neurale. Lo studio è pubblicato sul 'Faseb Journal'.

Lo studio
 

Secondo lo studio l’assunzione regolare di olio d’oliva ha la capacità di proteggere le cellule del cervello e persino di stimolarne la crescita in età adulta. Nel cervello dei mammiferi, in particolare nell'ippocampo, vengono prodotti nell'arco di tutta la vita nuovi neuroni.

Questo processo, denominato neurogenesi è indispensabile per la formazione della memoria episodica, come hanno dimostrato recenti ricerche: i nuovi neuroni dell'ippocampo vengono generati a partire da cellule staminali e durante l'invecchiamento ha luogo un calo progressivo di entrambi, che è all'origine di una drastica riduzione della memoria episodica.

L'idrossitirosolo, presente nell'olio extravergine di oliva, ha forti capacità antiossidanti e protettive sulle cellule ed è noto che diversi fattori, tra i quali la dieta, sono in grado di stimolare la neurogenesi adulta.

Oltre a confermare la bontà della dieta mediterranea, questa scoperta apre la strada al possibile riutilizzo degli scarti della lavorazione dell’olio, anch’essi particolarmente ricchi di idrossitirosolo.

In altre parole, recuperare questi sottoprodotti, oltre a consentire di poter estrarre una componente molto benefica soprattutto per la salute degli anziani, consentirebbe di ridurre l’impatto ecologico di un residuo difficile da smaltire in quanto particolarmente inquinante.

Pubblicato il: 23 Febbraio 2020

Olio di Oliva Contraffatto

I pericoli dell'olio d'oliva contraffatto

Quando andate al supermercato e comprate un olio extravergine d'oliva pagandolo 3 o 4 euro sappiate che quello è un finto olio extravergine. E di certo non è italiano. Sì perché un olio extravergine non può costare quella cifra.

Come riconoscere olio di oliva contraffatto

Prezzi bassi significano olio scadente

Per essere certi di comprare un olio extravergine d'oliva italiano e di qualità si parte da 7 euro al litro, anche se il prezzo medio si aggira intorno agli 8.

Ma come è possibile direte, sull'etichetta c'è scritto olio extravergine. Sì è vero, ma questi oli sono miscelati, se guardate bene c'è scritto miscelati da produzioni comunitarie e da produzioni extracomunitarie. Cosa significa?

Significa che a fronte di una piccola percentuale di olio extravergine d'oliva di qualità e italiano, la stragrande maggioranza dell'olio in quella bottiglia proviene da coltivazioni extracomunitarie, principalmente di Egitto, Tunisia e Turchia.

Questa miscela rende possibile abbassare il prezzo, ma allo stesso tempo diluisce e quasi elimina tutte le proprietà nutrienti che l'olio extravergine d'oliva italiano contiene.

Insomma una truffa. Il prezzo convenzionale di 8 euro non è messo a caso. Non è per ingordigia e voglia di guadagni alti. E' un prezzo rapportato ai costi per avere un prodotto di qualità.

Comperare un olio così scadente è un male per i consumatori che non consumano un prodotto con tutti i nutrienti, e le proprietà ormai riconosciute dalla scienza come terapeutiche. E' un male per i produttori, che ormai sopravvivono a stento. Ed è un male per l'economia italiana che vede depredato un settore che garantisce tanti posti di lavoro.

Quindi leggete le etichette, qualche euro in più per un prodotto di qualità è un piccolo prezzo per la vostra salute.
olio di olive scopri la differnza

Pubblicato il: 23 Febbraio 2020
Aggiornato il: 13 Maggio 2023