Come è nato l’Olio d’Oliva?

Chi ha inventato l’olio d’oliva?

L’origine dell’olio di oliva e dell’Olivo. risale a millenni fà, si pensa che provenga dall’Asia Minore tra il Caucaso, e l’Altopiano Iraniano, le coste Siriane e Palestinese da dove poi si è diffuso nel corso dei millenni nel bacino del Mediterraneo.
Da scoperte nei fondali della Palestina è emerso che la sua origine risale fino a 6.000 anni fà, al tempo di Adamo l’ulivo era già conosciuto secondo gli storici.

Gli antichi popoli che diffusero l’olivo e l’olio di oliva per tutto il Mediterraneo furono molti e la loro storia è molto antica. Tra i primi ad utilizzare l’olio di oliva come alimento e come medicina, ci furono i Babilonesi e gli Egizi, che conoscevano già l’olivo e la sua produzione.

Successivamente, la diffusione dell’olivo e dell’olio di oliva fu favorita dalle grandi navigazioni dei Fenici, che ne commercializzarono la produzione in tutto il Mediterraneo. In Italia, l’olivo fu diffuso inizialmente dagli Etruschi, che lo coltivavano già nel V secolo a.C. Successivamente, l’olivo fu importato anche dai Greci e dai Romani, che ne ampliarono la coltivazione e la commercializzazione.

I Romani furono tra i maggiori diffusori dell’olivo e dell’olio di oliva nel Mediterraneo, grazie alla loro grande abilità nella gestione delle coltivazioni e alla loro capacità di commercializzare i prodotti agricoli. L’olio di oliva era molto apprezzato dai Romani, che lo utilizzavano per la preparazione dei cibi e per le proprietà benefiche per la salute.

Inoltre, i Romani usarono l’olivo anche come simbolo di pace e prosperità, intrecciando ramoscelli di olivo per premiare i cittadini più meritevoli. La diffusione dell’olivo e dell’olio di oliva durante l’Impero Romano portò alla classificazione delle piante e dei vari tipi di olio commerciabile.

Le navi spagnole, invece, introdussero l’olivo e l’olio di oliva nel Nuovo Mondo nel XVI secolo, portando alla sua diffusione in America. Oggi, l’olivo e l’olio di oliva sono ancora considerati prodotti di grande importanza per la cucina mediterranea e per la salute, grazie alle loro proprietà nutrizionali e ai benefici per il cuore e il sistema immunitario.

L'olio di oliva 

veniva considerato un importante simbolo di ricchezza, tant’è vero che sulle prime monete coniate a Crotone era raffigurato, era anche usato come elemento di scambio ma ben presto venne travolto dalla crisi per via della caduta dell’Impero Romano e alle invasioni barbariche, tornò così ad essere raro, prezioso e riservato ad usi religiosi , a pochi privilegiati e nei monasteri.
Nel Medioevo l’olio ritorna prepotentemente protagonista dei commerci Italiani, grazie alle Repubbliche Marinare di Venezia e Genova che ne favorirono il commercio, fino ai giorni nostri si sono consolidate le tradizioni delle grandi aree oleicole di oggi e l’olivo è tornato ad essere uno degli elementi più importanti del paesaggio mediterraneo espandendosi in più parti del mondo la sua cultura e dal suo frutto infinite proprietà benefiche.
Si sono create molte leggende su l’olio e la pianta dell’olivo, sono infatti stati al centro dell’attenzione del poeta Omero che nell’Iliade e nell’Odissea, li cita in diversi occasioni dove il protagonista Ulisse aveva come giaciglio un’albero d’olivo privato dalla chioma è scavato nel suo interno attorno al quale egli costruì la sua casa.

Ancora più interessante è la leggenda della disputa fra Zeus e Atena per la fondazione della città, in seguito alla vincita d’Atena,la citta prese il suo nome, la dea vinse grazie al fatto che creò la meravigliosa pianta dell’olivo che aveva come virtù quella di offrire un succo prezioso che non si sarebbe mai perduto nel corso dei millenni e che sarebbe stato usato in molteplici occasioni.

Secondo altre leggende l’ulivo agli egiziani fu donato dalla dea Iside.

Anche la Bibbia e il Corano citano frequentemente questa pianta

Pubblicato il: 27 Agosto 2020
Aggiornato il: 12 Maggio 2023

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