L' Olio Extravergine Italiano
è un alimento prezioso al quale, però, lo Stato Italiano non assicura adeguata tutela.
- L’olio di Oliva Italiano:
è sottoposto a nuove tecniche fraudolente difficili da smascherare e alle svariate: - alterazioni (modifiche della composizione dei caratteri organolettici degli alimenti);
- sofisticazioni (aggiunta di sostanze estranee rispetto alla naturale composizione degli alimenti);
- adulterazioni (mutazione della qualità attraverso l’aggiunta o la sottrazione di alcuni componenti del prodotto);
- falsificazioni (vere e proprie sostituzioni di elementi con altri);
- contraffazioni;
- alterazioni delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine.
Colpa di controlli inefficaci, leggi penali insufficienti e normative europee equivoche, che stanno affossando un settore economico strategico per il paese.
Da sempre in Italia vi è la produzione fittizia di olio extravergine, il cosiddetto olio di carta, supportata da false fatturazioni, un sistema attraverso il quale si introducono in Italia, oli d’oliva stranieri ed immessi in commercio come oli di origine italiana.
La tecnica più sofisticata di frode, utilizzata nel settore delle produzioni olearie è: olio deodorato, in pratica, un olio d’oliva SCADENTE, grazie alla manipolazione della deodorazione, viene messo in commercio come extravergine di qualità.
Come evidenzia la relazione della commissione parlamentare d’inchiesta sui fenomeni della contraffazione, presieduta da Mario Catania di Scelta civica.
Nel corso delle audizioni effettuate dalla commissione dalla Procura di Bari, vi è sollevato tra l'altro un nodo dal quale scaturiscono tante frodi : della “incompatibilità” tra la pratica della “miscelazione” e il “procedimento meccanico”.

Secondo i magistrati di Bari, la vendita come olio extravergine di oliva di un olio frutto di miscelazione configura un comportamento di tipo ingannevole da parte del produttore ai danni del consumatore” in quanto crede di comprare un extravergine puro, mentre in realtà acquista, un prodotto diverso, originato dalla combinazione di oli di categorie e qualità diverse, miscelati sofisticamente per ottenere soltanto alcuni valori di riferimento ma ingannando l'ignaro consumatore.
L’importazione di olio a basso costo da Paesi (Spagna Grecia e Tunisia), alla trasformazione fraudolenta in partite di olio extravergine italiano, si tratta, secondo la commissione, di un approccio sistematico ed organizzato di aziende che operano illecitamente e su vasta scala, anche l’attuale assetto normativo penale non appare soddisfacente molto spesso seguito da sanzioni blande e non risolutive..
Sarebbe opportuno invece decretare la fine della miscelazione con il divieto della stessa, nonchè severi controlli non sulla burocrazia ma sul prodotto finito attraverso anche l'uso del test del DNA dell'olivo.
Aggiornato il: 26 Agosto 2022